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Gli abitanti si chiamano: murlesi.

Murlo

 
 

 

A nord della confluenza tra la Merse e l'Ombrone, che da questo punto ne costituiscono per lunghi tratti anche il confine, si stende il territorio comunale di Murlo in una zona collinare che ha nel Poggio Cerreto (502 metri) la massima elevazione.
L'antichità dell'insediamento umano nel territorio di Murlo, se era già attestata da sporadici ritrovamenti del più antico periodo etrusco, se non addirittura precedenti, ha avuto una clamorosa conferma ma negli scavi di Poggio Civitate, i cui reperti sono conservati in un apposito Antiquarium.


Il toponimo, di per sé significativo, unitamente a tradizioni locali, indusse in passato ad una campagna di scavi che ha portato alla luce un Santuario etrusco. Il complesso, che comprendeva anche un tempio - forse la più antica testimonianza del genere - fu costruito nella prima metà del VI secolo a.C. e deliberatamente distrutto (è palese il tentativo di occultarne i resti) da quelle stesse popolazioni alcuni decenni dopo.

 

 

 

 

 

Anche la toponomastica serba qualche traccia etrusca, come Crevole, ma assai più ricco è lo strato di origine latina come: Formignano, Frontignano, Campriano, Casciano, Vallerano.
È decisamente probabile che nel territorio di Murlo doveva passare un'antica strada, divenuta importante almeno in epoca romana, con andamento sud-nord, attestata nel Medioevo da un allineamento di pievi dalla zona dell'Armata fino a Siena. Potrebbe trattarsi del supposto prolungamento della via Clodia che, passando ad occidente dell'Armata, avrebbe raggiunto Siena e Lucca, con una funzione viaria simile a quella svolta in seguito dalla via Francigena. Di questa serie di pievi rientrano nel territorio di Murlo quella omonima e le altre di Crevole e di Coppiano.

 

Murlo, con le località di Casciano, Crevole, Lupompesi, Montepertuso, Resi e Vallerano, praticamente tutta l'attuale circoscrizione comunale, fu nel Medioevo feudo del vescovo di Siena, costituendone fino all'epoca moderna la parte più cospicua, anche se non la sola, del patrimonio fondiario.

Alla fine del XII secolo - del 1189 è il riconoscimento del privilegio - la formazione del feudo vescovile può dirsi compiuta e definita territorialmente. Sul feudo i vescovi avevano pieni poteri e diritti fiscali, sebbene dal 1274 essi avessero obbligo di milizia a favore del comune di Siena e, dal 1387, quello del pagamento di un censo alla città e di acquistarvi il sale. Soltanto nel 1749 i diritti del vescovo furono aboliti.

Poco sappiamo delle vicende relative a Murlo, che tuttavia fu capoluogo del feudo. Danneggiato nella guerra di Siena, il castello fu restaurato dall'arcivescovo Francesco Piccolomini, cui si deve anche la ricostruzione del Palazzo vescovile detto il "Palazzone". Poco resta delle fortificazioni: un paio di porte, delle quali una rimaneggiata posteriormente.
Tra gli edifici del borgo svetta una grossa costruzione, con base in parte scarpata ed avanzi di piombatoi sopra la porta di accesso.

 

Delle altre località, che assieme a Murlo costituivano il feudo, Casciano di Vescovado era una delle più importanti verso la metà del Duecento: vi sorgeva un monastero di donne dedicato a San Giusto.
Inutile fu un tentativo degli abitanti, nel 1403, di sottrarsi all'autorità vescovile.
L'unica parte residua del castello sembra essere un tratto di muro presso la chiesa. Già ricordato al momento della ratifica del feudo, il Castello di Crevole fu uno dei più fortificati, e con Murlo costituì la residenza più importante del vescovo senese.

Nei primi decenni del Trecento il vescovo Malavolti ne potenziò le opere di difesa, mentre verso la fine dello stesso secolo ci fu un tentativo della repubblica senese di assicurarsene il possesso: dopo di che per vari decenni la repubblica vi tenne dei soldati a spese del vescovo.
Durante la guerra di Siena, dopo alterne vicende, Crevole venne completamente distrutto dagli imperiali. Del grandioso castello, che ebbe almeno due cinte di mura, restano tratti della parte basamentale di queste e parte di un'altissima torre, su una collina coperta di vegetazione.

 

 
 
 
 

 

Murlo e le comunità vicine sono insediati in luoghi magici e suggestivi; l'antico borgo di Murlo e l'antica sede del Vescovado sorgono tra boschi fittissimi solcati dal torrente Grevole. Se i resti del Castello di Grevole sono il segno evidente di una sofferta storia medioevale, in questo angolo della Provincia di Siena la storia ci parla soprattutto attraverso reperti archeologici di origine etrusca: a Poggio Civitate i ritrovamenti dell'antica civiltà etrusca sono straordinari. Nella sede dei vescovi di Siena si conservano resti del V secolo a.C., mentre gli scavi archeologici ci hanno consegnato testimonianze di inestimabile valore artistico e culturale: statue intatte che coronavano i tetti, tra cui il famoso personaggio con barba e sombrero, fregi con scene di banchetti e corse di cavalli.
Il museo di Murlo, all'interno del Palazzo Vescovile, è luogo fondamentale per lo studio e la conoscenza della civiltà etrusca.
Nell'antiquarium, grazie anche a un'ottima ricostruzione grafica e fotografica, sono razionalmente ricreate la varie fasi di vita di Poggio Civitate, un abitato che si collocava in un territorio tagliato fuori da traffici e commerci, ma anche da invasioni e pestilenze, circostanza che ha permesso la conservazione fino ai giorni nostri di tratti genetici degli antichi abitanti.

 

 

Per visitare il sito ufficiale del Comune di Murlo: www.comune.murlo.si.it

 

 

 
 
 
 

Murlo

Pictures

   
 
 
 

 
 

Murlo


 
 

 
 

Murlo, una porta d'accesso al borgo

Murlo, uno scorcio del borgo

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del borgo

Murlo, il "Palazzone" sede dell'Antiquarium di Poggio Civitate

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del borgo

Murlo, uno scorcio del borgo

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del borgo

Murlo, uno scorcio del borgo

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del borgo

Murlo, uno scorcio del borgo

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del borgo

Murlo, la facciata della Pieve dedicata San Fortunato

 
 
 
 

 
 

Murlo, uno scorcio del "Palazzone"

Murlo, uno scorcio del borgo