Home Page

 
     
 

 

ll passato e il presente si fondono negli antichi centri del senese.
Le architetture medioevali sono predominanti nei borghi e nelle campagne. Le aree archeologiche e i musei mostrano invece reperti e testimonianze di un passato più antico: dall'età preistorica a quella etrusca e quindi romana.
Il popolo etrusco in particolare ha espresso in questi luoghi una delle civiltà più interessanti.
Rispettosi dell'ambiente, socialmente equilibrati, pragmatici e pacifici, gli etruschi, la loro vita e la loro storia, sono quanto di più affascinante ricerchino gli studiosi e gli amanti dell'archeologia. Se poche tracce sono rimaste dei villaggi etruschi, ricchi sono invece i ritrovamenti nelle tombe. Veri e propri tesori si conservano negli antiquari della città e della provincia.
Ricchissime testimonianze Etrusche sono presenti in tutto il territorio della provincia di Siena.
Assai prima di Roma gli Etruschi edificarono nell'Italia vere e proprie città, realizzarono industrie e crearono commerci diffusi. La loro presenza in Provincia di Siena datata X secolo a.C, è stata favorita dal clima favorevole e da una natura ricca. Non fu la guerra o la conquista a determinare il successo della civiltà etrusca, ma la intensa attività economica, la dedizione al lavoro e alle costruzioni pacifiche.
Grande importanza tributarono gli Etruschi al culto dell'aldilà, come ci mostrano le ben conservate architetture cimiteriali, le grandiose necropoli, che, sebbene in gran parte saccheggiate in due millenni di storia, hanno continuato a dare alla luce chiare testimonianze di civiltà.
Nelle tombe si diversificano gli oggetti posti accanto ai morti: armi nelle tombe maschili, gioielli e monili in quelle femminili, oltre a vasi e strumenti di uso quotidiano. Non mancano oggetti di provenienza lontana.
Politicamente divisi, gli Etruschi erano comandati dagli aristocratici Lucumoni che risiedevano nelle Città-stato, luoghi difesi da contrafforti naturali e da massicce cinte murarie.
La disunità politica fu alle origini della decadenza del popolo etrusco, che nei secoli aveva occupato gran parte della penisola, dalla pianura padana alla Campania. Dal IV secolo Roma egemonizza il mondo etrusco e contribuisce a cancellarne le tracce. I Romani rivendicano la propria originalità e acquisiscono le tradizioni e la cultura degli Etruschi.
Dèi, demoni, animali, figure alate, scene di vita quotidiana, di festa e di lavoro, sono i protagonisti delle pitture e sculture con cui gli Etruschi, ancor oggi, continuano a parlarci.

 

 
 

 

Area Senese


Siena Museo Archeologico
Il Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali europei, esaurito le proprie funzioni sanitarie è stato oggetto di una importante operazione di recupero a fini museali e culturali. Questo grande complesso, situato nel cuore di Siena, di fronte alla Cattedrale, conserva straordinariamente integre le testimonianze di mille anni di storia, restituendo un percorso che, dall’età etrusca e romana, dal Medioevo al Rinascimento, giunge ininterrotto sino a noi.
Nel museo le raccolte degli oggetti sono relative all'età paleolitica e neolitica, fino all'età etrusca, greca e romana. La provenienza di questo ricchissimo campionario è diversa: in primo luogo la zona prossima a Siena in cui molteplici ritrovamenti fanno desumere tipologie di influenze differenti dalle grandi Lucumonie di Chiusi, Arezzo e Volterra; gran parte del patrimonio del museo proviene quindi dagli scavi del sud della provincia senese, in particolare di Chiusi, Chianciano e Sarteano.
Alle porte di Siena sono situate in prossimità della città le necropoli di Grotti e di Malignano di Rosia (IV sec. A.C.) e il Villaggio Etrusco della Piana; l'insediamento è tipicamente agricolo come può essere verificato sia nei residui degli edifici sia negli oggetti ritrovati. Relative a questo villaggio sono le necropoli di Toiano e Ancaiano.

Castellina in Chianti
Nell'area di Castellina è ubicato l'imponente tumulo di Montecalvario risalente al VII/VI sec. a.C. Tale struttura misura 50m.circa di diametro e presenta quattro tombe ipogeiche con dromos di accesso verso i punti cardinali. Sul poggio di Castellina sorgeva la cittadella di Salingolpe di cui sono state individuate le antiche mura. Intorno all'abitato sono localizzate interessanti necropoli. Recentemente presso Fonterutoli è venuta alla luce un'area vasta e interessante con tombe di diversi tipi costruite in alberese e travertino.

Gaiole in Chianti
Nel Comune di Gaiole, nel tratto che conduce da Radda a Badia Coltibuono, si trova l'insediamento di Cetamura risalente al periodo etrusco-ellenistico.
Oltre ai resti di fondamenta delle abitazioni in questa interessante località sono state rinvenute ceramiche dipinte e monete dell'imperatore Antonino Pio.

 

 
 

 

Area Valdelsa


Monteriggioni
In località Casone si trova una necropoli vasta e inesplorata. Un numero consistente di reperti di queste tombe, relative al periodo dell'età del ferro fino al periodo imperiale, sono esposte a Colle Val d'Elsa.
Nel museo Guarnacci di Volterra è conservato il cosiddetto Kyathos di Monteriggioni. Questo territorio viene considerato dai ricercatori ricco di testimonianze da portare alla luce.

Colle di Val d'Elsa
Ranuccio Bianchi Bandinelli è stato un grande studioso del territorio senese. A lui è dedicato il museo ubicato nelle sale del trecentesco Palazzo Pretorio. Una prima raccolta di reperti proviene dalla necropoli di Monteriggioni. Nel territorio di Colle sono state recentemente indagate le tombe ellenistiche delle Ville e di Dometaia da parte del gruppo Archeologico locale, un lavoro e una ricerca che ha consentito di arricchire le sale del Museo. Gli oggetti esposti consistono in vasi cinerari in argilla e bronzo e altri vari elementi che esprimono una influenza culturale sia dall'area fiorentina e da Chiusi, sia da Volterra.

San Gimignano
Presso la città sono state rinvenute importanti necropoli. Tra queste quella presso Cellole. Il museo etrusco si trova in Piazza Pecori. I reperti sono suddivisi in vasellame, ceramiche dipinte, urne cinerarie provenienti dalle località di Poggio alla Città, Bucciano, Piattacce, Ripa di Cellole e Ranza.

 

 
 

 

Valle dell'Ombrone


Castelnuovo Berardenga
Nel Chianti, nelle necropoli di Poggione e Piano, lungo la direttrice S. Gusmè - Monteluco, è stato portato alla luce materiale archeologico appartenente all'età arcaica. I reperti del Poggione risalgono al VII-VI sec. e sono costituiti da calici, vasi, coppe, materiali preziosi. Le tombe sono costruite in travertino di Rapolano ed hanno dato alla luce anche resti di un carro.
L'altra località di Piano Tondo si trovava in una posizione strategicamente importante nella via che attraversava lo spartiacque tra l'Ombrone e l'Arno.

Asciano
II Tumulo del Molinello e la necropoli di Poggio Pinci sono luoghi in cui sono avvenuti ritrovamenti abbondanti e preziosi. In particolar modo ceramiche corinzie ed etrusco-corinzie che testimoniano l'importanza dell'Ombrone come corso d'acqua per i traffici tra la costa e l'interno. Il Molinello è situato lungo la strada tra Asciano e Serre di Rapolano. È costruito su un banco dì travertino e costituito da molte tombe periferiche.
I materiali della necropoli di Poggio Pinci sono esposti nel Museo Civico di Asciano. Il periodo dei vari pezzi è databile già dal IV secolo.

Murlo
A Poggio Civitate sono stati realizzati importanti ritrovamenti. Nel Palazzone di Murlo,antica sede dei Vescovi di Siena, si conservano i resti di un sistema residenziale databile intorno al VI I-VI sec. Nella dimora principesca, ricostruita in due fasi, sono state rinvenute ceramiche d'importazione, buccheri, avori, ossi, terracotte. Notevoli sono i resti architettonici, le statue che coronavano i tetti, tra cui il personaggio seduto con barba e copricapo a sombrero, le lastre fittili, che formano un fregio lungo l'edifico con scene di un banchetto, di una gara di cavalli, di un'assemblea familiare, di una processione. Questa lussuosa residenza era collegata al luogo di culto ed alle officine di lavoro che rendevano questo centro polivalente e funzionale; esso fu abbandonato per motivi probabilmente di inurbamento intorno al VI sec, Il Museo di Murlo è un luogo suggestivo per la conoscenza e lo studio della civiltà etrusca. Nell'antiquarium sono mostrate razionalmente le testimonianze relative alle varie fasi di vita dell'abitato di Poggio Civitate, oltre ad una documentazione informativa, grafica e fotografica.

 

 
 


Valdichiana Etrusca

Sinalunga
Nel territorio di Sinalunga ci sono stati in epoche differenti ritrovamenti di oggetti custoditi oggi in musei prestigiosi. Di particolare interesse la Pieve di San Pietro ad Mensulas per il rilevante materiale etrusco e romano che ha offerto. Recentemente è stata scoperta la tomba di Aducello e assai notevoli sono stati i ritrovamenti nella collina le Carceri. Un piccolo centro di raccolta ed esposizione è stato realizzato nell'antiquarium comunale.

Montepulciano
II nobile Pietro Bucelli già nel 700 aveva costituito una raccolta ricchissima di materiale etrusco. Le urne, che dopo la sua morte furono murate all'esterno del Palazzo Bucelli, nella centrale Via Roma, sono tutt'ora visibili. Gli altri reperti della collezione sono oggi collocati nei Musei di Firenze,Chiusi, Siena e nel locale antiquarium civico. I ritrovamenti si riferiscono alle zone di Acquaviva, Cervognano, S. Albino ed altre in terra di Montepulciano.

Chianciano
Le tombe di Chianciano sono dislocate in particolare in località La Pedata. In esse sono venuti alla luce vasi di bucchero e ceramiche di origine greca. Qui è stata rinvenuta la statua della "Matermatuta" e un gruppo funerario in pietra. Le continue ricerche ed i ritrovamenti di notevole valore hanno determinato la nascita di un antiquarium etrusco in cui è possibile verificare la vastità degli studi e delle ricerche archeologiche effettuate.

Sarteano
Gli insediamenti etruschi ebbero a svilupparsi a Sarteano particolarmente durante il VI sec. Gli scavi che sono stati effettuati nel colle di Solaia hanno dato reperti conservati nel Museo Archeologico di Firenze.
Negli anni '50 sono state scoperte le tombe in località Pianella. Al periodo del II e del I sec. si riferiscono i sepolcri in località le Tombe i cui preziosi materiali sono nel museo archeologico di Siena.
L'antiquarium comunale raccoglie ulteriori materiali della collezione Bargagli-Petrucci. Altri interessanti reperti provengono da Sovana.

Museo Nazionale Etrusco di Chiusi
A Chiusi, attorno alla Piazza del Duomo, cuore storico della città, in un raggio di poche decine di metri, si trovano alcuni dei monumenti più importanti: la Cattedrale Paleocristiana di San Secondiano, il Museo Archeologico Nazionale, la chiesa gotica di San Francesco e il Museo della Cattedrale.
Nel Museo Archeologico Nazionale, riconoscibile per la facciata tipicamente neoclassica, si trovano i reperti etruschi classificati in modo cronologico: i pre-etruschi, etruschi-chiusini, greci di importazione, etrusco latini, romani e longobardi. Nella nuova "casa" degli etruschi dimorano grandi testimonianze: urne cinerarie, oggetti, vasi, "canopi". Miti scolpiti nella pietra, antichi volti, non palesano l'origine ignota ma mostrano una grande realtà ormai trascorsa da 3000 anni, ma ancora a noi vicina.
Nel Museo della Cattedrale altri documenti ci mostrano l'entità dello sviluppo della comunità cristiana. Sotto la torre campanaria è possibile ammirare la piscina etrusco-romana del II sec. A.C.
Annesso al Museo della Cattedrale è Labirinto di Porsenna. Un interessante percorso nelle viscere della terra, fra archeologia e suggestioni ancestrali. Un groviglio di storia e sentimento, un viaggio in un passato unico nel suo genere. I numerosi cunicoli sotterranei si sviluppano sotto l'area dei giardini vescovili e della stessa cattedrale, scavati in un banco sabbioso, servirono all'approvvigionamento idrico e a drenare le acque di scarico. Furono realizzati in epoca etrusca e tuttora alcuni di essi sono in fase di esplorazione. Il labirinto esplorato si snoda in un intricato sistema di stretti passaggi per circa 120 metri, illuminati artificialmente, fino a giungere proprio sotto il campanile della cattedrale. Il percorso risale una scaletta a chiocciola e termina proprio all'interno della suggestiva torre campanaria del XII secolo.
Etrusca doveva essere anche la famosissima Tomba di Porsenna, decantata da Plinio il Vecchio, che parla di labirinto sottostante un basamento quadrato di 300 piedi di lato (90 metri) e sormontato da un mausoleo sovrapposto da piramidi e da un petaso (copertura) di bronzo dal quale pendevano catene e campanelli che risuonavano al vento. Ancor più affascinante è la versione popolare che descrive come "il sarcofago regale era deposto sopra un cocchio tutto d'oro, trainato da dodici cavalli, d'oro anch'essi, come la chioccia e i 5000 pulcini che col loro pigolio vegliavano il sonno eterno del condottiero".
La tomba della Pellegrina è una delle tombe più importanti e fa parte della Necropoli di Poggio Renzo, scoperta nel 1928. I sepolcri di Poggio Renzo abbracciano un periodo che va dall'età del ferro (X-VII sec.) fino all'età ellenistica (II-I sec.) a cui appartiene la tomba della Pellegrina. Del tipo "a camera" la Pellegrina contiene urne e sarcofagi con vari motivi di scultura e dipinto. Fu usata dalla famiglia Sentinate, una delle più potenti di Chiusi.
A 1,5 km dalla città è interessante visitare le Catacombe di Santa Mustiola e quelle di Santa Caterina d'Alessandria, che con quelle di Pianosa sono le uniche esistenti in Toscana e le quarte per importanza in Italia. Sono formate da gallerie, estese per circa 200 metri, articolate in numerosi diverticoli scavati nella roccia e ciascuna dotata di un'aula sotterranea destinata a funzioni liturgiche.