Il sistema sotterraneo della città e dei dintorni

 
     
 

 

Non si può fare a meno di inserire, in questa rapida panoramica delle cavità artificiali, un accenno al complicato sistema sotterraneo di Chiusi anche se è impossibile farne un quadro esaustivo in poco spazio.


Fin dal 1961 è stato oggetto di lunghe ricerche da parte del Gruppo Speleologico Senese. Ne sono scaturiti ben due libri per trattare la sterminata bibliografia antica e moderna sull'argomento imperniato sul leggendario argomento del mitico labirinto e mausoleo del lucumone Porsenna, descritto dagli storici romani Varrone e Plinio il Vecchio.
Ci sono voluti anni per rintracciare, rilevare e documentare i sotterranei esplorati in antico e quelli, numerosi, celati dalle strutturazioni moderne e dal susseguirsi di tormentati eventi storici.


La città è, sotto, tutta vuota; traforata da cunicoli e pozzi di epoca etrusca, romana e medioevale, molti scavati a scopo di drenaggio, altri per ricerca idrica, altri ancora a scopi militari e addirittura alcuni da cercatori di tesori.

Due dei sistemi più estesi e importanti sono parzialmente visitabili:
1) Il sistema dell'orto vescovile e della cisterna etrusco-romana presso il museo della cattedrale.
2) Il sistema della galleria del Bottino e del pozzo Casuccini presso il museo civico della città di Chiusi.
Oltre ai cunicoli, la città è disseminata di profondi pozzi di falda detti "pozzi a bottiglia"; numerosi altri pozzi sono chiamati "pozzi di luce" e si aprono sulla volta del percorso dei cunicoli antichi.


Altri sotterranei sono costituiti da ampie e spettacolari cisterne, di epoca romana, per raccogliere acqua piovana; una, eccezionale per la sua struttura, è di epoca medioevale.
Fuori dal centro storico sono disseminati cunicoli di captazione idrica per servire, in antico, a nuclei insediativi romani e, fino a un recente passato, ai poderi di campagna.

Altri sono stati scavati di recente come rifugi durante l'ultima guerra.
Esiste infine sul Poggio Gaiella a nord-est di Chiusi, un vasto sepolcreto etrusco dove le tombe sono collegate tra loro da una serie di cunicoli che fanno capo a una singolare tomba a pianta rotonda e colonna centrale.
Alcuni di questi cunicoli sono di epoca recente, opera di avventurieri, ma la maggior parte sono indubbiamente antichi.


Nel 1840, gli scavatori dell'ipogeo avanzarono l'ipotesi che fosse questa la fantomatica tomba di Porsenna. Come se non bastasse, sempre nei dintorni della città esistono due catacombe cristiane molto estese e suggestive: la catacomba di Santa Mustiola e quella di Santa Caterina delle ruote.

Una minima idea della complessa situazione del sottosuolo di Chiusi ce la possono dare alcune foto e una mappa del centro storico ove è riportata la dislocazione dei principali sotterranei.

 

 

Chiusi: cunicoli e gallerie etrusco romane sotto la fortezza; il tratto iniziale, allagato, è in parte scavato nelle sabbie plioceniche (arenaria) ma negli incroci è consolidato con enormi blocchi squadrati di travertino.

 

Chiusi: esplorazione di un settore allagato nella galleria del bottino comunicante col pozzo Casuccini.

 

Chiusi: il "laghetto" alla base del pozzo Casuccini.

 
 

Chiusi: mappa dell'abitato e dislocazione dei sotterranei.