La fattoria dell'Amorosa sorge su un basso colle sovrastante la Valdichiana ai piedi di Sinalunga.
Si tratta del più notevole esempio di fattoria fortificata medioevale della zona.
Il tentativo di ripercorrere la sua storia è difficile, così non sappiamo quando fu fondata, ma le sue colline erano abitate fin dal tempo degli Etruschi.

 

Già residenza dei Piccolomini, di cui si hanno notizie a partire dal Trecento, del primitivo castello dell'Amorosa rimangono il grande torrione quadrangolare, parzialmente intonacato, una torre porta, altre strutture minori e, forse, l'impianto architettonico generale riattato, comunque, nel Cinquecento.


La fattoria dell'Amorosa ha avuto da sempre la sua chiesa, fino al 1500 è stata sotto la giurisdizione del Pievano di S. Pietro ad Mensulas, poi sotto quella del Priore di Santa Lucia in Sinalunga ed infine sotto la Collegiata di S. Martino.
L'architettura della chiesa è frutto di una ristrutturazione, con probabile ampliamento avvenuto tra il Cinquecento e il Settecento, la trasformazione della vecchia cappella in Prioria, invece, avvenne nel XIX secolo per volontà di Pietro Pannilini.
Con l'erezione della Prioria dell'Amorosa iniziò a formarsi una vera e propria comunità che andò via via aumentando di importanza.

 

Nella prima metà del Novecento la comunità parrocchiale dell'Amorosa era la più popolosa, tra quelle extraurbane, di tutta la Valdichiana, arrivando a contare oltre 250 persone.

La fattoria assunto ormai il carattere di borgo, comprendeva anche una scuola elementare ed era un punto di incontro ed aggregazione con feste religiose e civili che interessavano non solo gli appartenenti alle proprietà dell'Amorosa, ma anche a quelli confinanti.


Con il fenomeno dello spopolamento delle campagne, avvenuto tra gli anni cinquanta-sessanta, anche per il piccolo borgo, al pari di molte altre comunità rurali, iniziò il progressivo ed inevitabile processo di decadenza.

Negli ultimi anni, però, la felice intuizione di affiancare all'attività agricola quella turistica ha fatto sì che un luogo così ricco di cultura, di memorie, di tangibili segni del tempo, potesse essere recuperato e salvaguardato con sapiente attenzione e cura dei più piccoli particolari.

Un esempio di come si può tutelare e al contempo valorizzare il patrimonio architettonico di un territorio conservandone le caratteristiche peculiari.
 

 
 
 
 

L'Amorosa Immagini