La nutria

 

Superordine

Ordine

Famiglia

Genere

Specie    

Euarchontoglires

Roditori

Myocastoridae

Myocastor

M. coypus

Mammiferi

Nomi dialettali:

 

 

 

 

Descrizione: la nutria è un Mammifero e appartiene alla famiglia dei Roditori. Molto simile ad un grande topo, può essere lunga dai 40 ai 60 cm per circa 7-10 kg di peso, presenta una testa grossa e un muso corto. La coda di 30-45 cm è cilindrica con peli radi, le zampe sono corte a cinque dita, e quelle posteriori sono provviste di membrana natatoria. Il pelo è morbido e di colore castano.

Habitat: vive e si accoppia lungo le rive dei laghi o dei fiumi, e a volte anche nelle zone salmastre

Riproduzione: il periodo riproduttivo è variamente esteso, con 1-2 nidiate; dopo 4 mesi e mezzo nascono 2-6 piccoli di ben 50-200 g rivestiti di pelo e con occhi aperti, capaci di nuotare appena a 24 ore dalla nascita. La maturità sessuale è raggiunta a 3-5 mesi.

Alimentazione: si nutre prevalentemente di radici, tuberi, foglie e chicchi di cereali, ma mangia anche la carne e il pesce. E’ un abile sommozzatore con apnee anche di 5 minuti.

 

Caccia:  protetta con deroghe.

La nutria, in quanto naturalizzata, è una specie selvatica non cacciabile, secondo la legge n.157/92 sulla caccia, ma può essere oggetto di azioni di controllo numerico/eradicazione ed è ritenuta, secondo la Raccomandazione del Consiglio d’Europa n.77/1999, specie invasiva con minaccia per la biodiversità.

 


 

Morfologia

 

Questo animale ha dietro di sé una storia lunga e sofferta. Il suo habitat originario sono i fiumi e i laghi delle regioni temperate dell'America Meridionale, dove da più di due secoli è oggetto di caccia spietata: verso l'inizio del Novecento, in Argentina e in Cile, divenne sempre più raro, correndo il pericolo di estinzione, fintanto che non se ne decise l'allevamento. Questa specie, a differenza di quasi tutti gli animali da pelliccia, non è carnivora e si alleva perciò molto facilmente (ed economicamente) mediante patate, avena, legumi. Il suo mantello, cosparso di setole lunghe e ispide, è di un bel castano chiaro, ma la domesticazione ha originato anche razze dal pelo biancastro.

 

La nutria si distingue facilmente dai ratti per le maggiori dimensioni: la lunghezza della testa e del tronco è di 40-60 centimetri, la coda misura 30-35 centimetri e il peso va, solitamente, dai 6 ai 9 chili. A prima vista la si potrebbe confondere con il castoro, che però ha una coda piatta orizzontale, mentre quella della nutria è cilindrica, poco pelosa, e ricoperta di squame. Inoltre la nutria ha gli incisivi di colore arancione. Le sue zampe posteriori, a differenza di quelle anteriori, sono palmate, il che le permette di nuotare con grande facilità: la nutria è infatti un'ottima tuffatrice e nuotatrice, ed capace di rimanere sott'acqua anche per cinque minuti. Sulla terraferma si sposta minore abilità: trotterella goffa, anche se è il grado di correre velocemente.

 

Di abitudini prevalentemente crepuscolari, vive di preferenza nelle zone paludose, lungo i fiumi pianura là dove la corrente dell'acqua è piuttosto lenta, e va alla ricerca delle canne e delle erbe palustri di cui si nutre; apprezza soprattutto il fusto e le foglie delle Ciperacee. Una particolarità molto interessante è data fatto che la nutria ospita, nell'intestino cieco, una grande quantità di batteri capaci di demolire la cellulosa: in tal modo questo roditore è in grado di digerire anche le fibre vegetali meno appetibili per gli altri erbivori, Tutto ciò non significa, però, che sia un animale completamente vegetariano: molto spesso si alimenta anche di molluschi e perfino di giovani anguille.

 

Non si sa con sicurezza quando avvengano in natura i parti della nutria (in cattività si riproduce tutto l'anno). Secondo alcuni si verificherebbero due o tre volte all'anno. Il parto avviene dopo una gestazione di 4-5 mesi, generalmente con 5 o 6 piccoli già coperti di pelo e con gli occhi aperti. Costoro sono precocissimi, e dopo poche ore sono già in grado di nuotare. Le femmine posseggono 6 paia di capezzoli situati molto in alto sui fianchi, per cui i piccoli possono essere allattati con facilità persino mentre la madre è in acqua.

Il nido della nutria è, di solito, una tana sotterranea con l'imbocco che da direttamente sull'acqua. La tana, scavata con le robuste unghie delle zampe anteriori, è duratura e serve per diverse generazioni. Dopo 5 mesi i giovani diventano sessualmente maturi; i maschi raggiungono dimensioni maggiori delle femmine.

 

La nutria presenta alcuni comportamenti interessanti. È uno dei non molti animali che hanno l'abitudine di mangiare aiutandosi con le zampe anteriori, e mangia appoggiata sui gomiti, oppure seduta sugli arti posteriori; bagna il cibo, prima di ingerirlo; spesso si riempie la bocca con la maggior quantità di erba possibile e poi corre a bagnare il tutto nell'acqua. In altri casi si immerge sul fondo, da dove strappa le piante per portarle alla superficie per masticarle a suo agio. Date le sue tendenze abitudinarie, i residui non ingeriti finiscono per accumularsi sempre nel medesimo posto: è così possibile scorgere, in mezzo alla fitta vegetazione delle rive, l'accumulo di materiale vegetale, a mo' di piattaforma, che serve anche da punto di riposo e di riparo per l'animale.

La nutria è un animale piuttosto battagliero e aggressivo: non di rado le lotte fra maschi si risolvono con esiti cruenti e talvolta mortali. Anche il corteggiamento è piuttosto movimentato, e comprende reciproci richiami sonori, rincorse nell'acqua e sul terreno, lotte giocose e digrignamento di denti. Le nutrie però conoscono anche lunghi periodi di calma, durante i quali si dedicano alla pulizia del corpo: strigliano con cura la pelliccia per mezzo delle zampe anteriori o si tolgono i residui del cibo dai lunghi incisivi. A giudicare dal tempo e dalla cura riservata a queste operazioni, sembrerebbero l'attività preferita dell'animale.